Il mio urlo
Il mio urlo è uno spillo ingoiato.
Sono l’intingolo del non vissuto
dagherrotipo di una non famiglia
di un sordo musico sono incompiuta.
Urlo a sangue i tuoi graffi fantasma
rabbia occulta fin dentro le feci
perché in carne m’hai tutta spremuta
fuori fosse come da uno sfintere.
E la carne riprendo dentro il pugno
sogno l’urlo, la nocca e lo scontro.
Poi mi accuccio nel mio contrappasso
il tuo spillo sputo e reinghiotto.